La parola del mese: scrittura
I ragazzi escono dalla scuola sapendo male l'italiano, che valore ha la scrittura nel 2017?
Redazione | 27 marzo 2017

L’Appello

Il Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità ha realizzato un appello per il Presidente del Consiglio, la ministra dell’Istruzione e il Parlamento, in cui chiede con una certa urgenza di porre nuovamente al centro della didattica le competenze linguistiche di base. Sottoscritto da 600 professori universitari, l’appello denuncia l’incapacità degli studenti di scrivere correttamente in italiano: “È chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente”. 

Tra i peggiori d’Europa

Pare che la conoscenza delle strutture grammaticali e sintattiche sia pressoché assente presso i nostri studenti universitari, che per quanto riguarda le competenze linguistiche si collocano ai gradini più bassi delle classifiche europee.

 

Analfabetismo funzionale

Con il termine si designa l’incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. Dice l’OCSE, l’analfabeta funzionale è una persona che sa scrivere il suo nome e che magari aggiorna il suo status su Facebook, ma che non è capace “di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità”.

Italiani ignoranti?

Secondo il linguista Tullio de Mauro, scomparso a gennaio, due italiani su tre non sono in grado di capire un testo scritto o di decodificare il significato di un discorso complesso . L’unica possibilità per modificare un quadro così allarmante è potenziare la scuola e investire risorse nel futuro dei cittadini più giovani.

Lavorare digitale

Sfatiamo un mito: scrivere serve anche per lavorare. I lavori “digitali” sono spesso associati a percorsi universitari in ambito tecnico-scientifico, ma vi sono una serie di emergenti profili lavorativi dell’industria digitale (o che richiedono competenze digitali), per i quali gli studi umanistici e la capacità di scrittura offrono una formazione di base ideale.

Copywriter

Le qualità di un buon copywriter oggi servono anche per fare il direct mail, le newsletter, i post di facebook, i tweet, i comunicati stampa, i testi dei cataloghi online, i white paper, articoli e post di un blog, ecc. La lista è lunga e in continua espansione poiché le necessità di tradurre in formato testuale e adatto al web (magari in una sintesi di 140 caratteri) informazioni, promozioni, notizie, conoscenza, creando interesse e coinvolgimento, è oggi vitale per ogni attività delle aziende.

Writer (video game)

Avete presente video giochi come Game of Thrones, The Last of Us, The Final Fantasy, Destiny, Assassin’s Creed? Hanno storie molto solide alla base (leggete buoni romanzi!), con personaggi, ambientazioni storiche, dialoghi. In grosse produzioni ci sono diverse persone che si occupano della “storia” poiché l’idea iniziale va lavorata e dettagliata nei minimi particolari, delineando i personaggi e la trama in modo coerente e ricco, costruendo i mondi in cui il gioco si svolge, scrivendo i dialoghi dei personaggi e le parti testuali inserite nel gioco.

Chi scrive si fa amare

E, se volete inviare un messaggio che colpisce al cuore, un post originale, un biglietto d’auguri che si fa ricordare o farvi perdonare, trovare le parole giuste e saperle scrivere fa la differenza: può migliorare le relazioni con chi amate o mettervi in luce con chi non vi aveva mai notato. Provare per credere!