L'APPUNTAMENTO
Il futuro è sostenibile se cooperativo
Dal 7 al 9 ottobre a Bologna una tre giorni di confronto sui temi dello sviluppo sostenibile e sulla cooperazione con premi Nobel, esponenti del governo, economisti e intellettuali inframezzati da eventi e spettacoli all’aperto
Redazione | 3 ottobre 2016

Si svolgerà a Bologna presso la “Cittadella della Cooperazione” allestita a Palazzo Re Enzo, dal 7 al 9 ottobre, la prima Biennale dell’Economia Cooperativa, organizzata da Legacoop in occasione dei suoi 130 anni con premi Nobel, esponenti del governo, economisti e intellettuali. Tra gli eventi previsti, un dialogo tra il premio Nobel Joseph Stiglitz e l’ex presidente della Commissione Ue, Romano Prodi; una lectio magistralis di Don Luigi Ciotti sulla legalità; un confronto sull’Europa con l’economista Jean Paul Fitoussi ed un intervento (ancora da confermare) del premier Matteo Renzi su “Cooperare insieme al cambiamento”. I panel saranno coordinati dai giornalisti Gianni Riotta e Federico Taddia, mentre sono previsti incontri anche sui temi dell’innovazione, dei big data e dell’economia della condivisione gestiti da Luca De Biase.
Gli appuntamenti della Biennale dell’Economia Cooperativa saranno aperti al pubblico e inframezzati da mostre e spettacoli all’aperto che coinvolgeranno la città. Ad esempio, diversi artisti italiani come Giorgio Diritti, Francesco Piccolo, Franz Di Cioccio, Silvia Avallone, Luca Mercalli, Dario Vergassola, Serena Dandini e Massimo Cirri contribuiranno a comporre “Il Sillabario della Cooperazione”. «La cooperazione è uno dei motori dell’economia mondiale ed è la realtà economica che meglio riesce a interpretare gli obiettivi dell’Onu, per lo sviluppo sostenibile, per un’economia democratica e per la riduzione della povertà. Quello che abbiamo raggiunto, però, non può bastarci – ha dichiarato Mauro Lusetti, presidente di Legacoop – per questo vogliamo confrontarci con intellettuali, economisti e rappresentanti delle istituzioni nazionali e internazionali, per fare ancora meglio e per dare un contributo maggiore alla riduzione delle disuguaglianze, il vero nodo dell’attuale sistema economico globale».