Consumatori due punto zero
A scuola di consumo sul web
Fare acquisti in sicurezza, conoscere i pericoli della drunkoressia, ma anche trovare opportunità di scambio e condivisione e segnalare le buone pratiche: cinque associazioni ci spiegano come
Maria Chiara Parisi | 26 maggio 2014
ormai una realtà “Consumatori 2.0 - Radicamento e interattività”, un progetto rivolto a tutte le fasce d'età e finanziato dal ministero dello Sviluppo economico realizzato grazie al lavoro sinergico di cinque associazioni che hanno per target i consumatori. L'obiettivo è “coniugare una rafforzata presenza sul territorio dell'azione consumerista, con l'adozione delle più avanzate tecnologie multimediali”. A rendere possibile questo progetto le sanzioni comminate dall'antitrust, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che finanziano l'intera operazione. L’aspetto innovativo del progetto è tutta nell’espressione “2.0”: gli utenti sono al tempo stesso produttori e fruitori dell’informazione. Consumatori 2.0 significa interazione, flussi continui di informazioni, segnalazioni di disservizi e abusi in ogni momento della giornata.
Chi consuma ha oggi bisogno di un’assistenza più veloce e più efficace, capace di raggiungere tutti gli utenti, con le associazioni sul territorio, ma anche e soprattutto con gli sportelli virtuali.
Per le scuole superiori, i centri giovanili e le università, Assoutenti ha creato insieme al network di Zai.net e Radio Jeans una piattaforma interattiva, School Community, per arrivare alla creazione di un codice etico comportamentale sul web rivolto ai più giovani. «Viviamo in una società in cui il concetto di etica non è chiaro a tutti - spiega Antonietta Boselli, Segretario generale di Assoutenti - Quindi vogliamo riformulare un codice, stavolta partendo dai ragazzi». Ad aiutare docenti, tutor e studenti a far luce sui pericoli più diffusi della rete intervengono gli esperti degli sportelli Assoutenti. In più, a disposizione dei ragazzi, servizi di booksharing, carsharing, turismo condiviso, rivendita dell'usato.
Di internet e sicurezza online, rivolgendosi a un pubblico più adulto, si occupa anche Confconsumatori, che focalizza l'attenzione sul digital divide, attraverso un censimento dei servizi digitali e delle reti wireless pubbliche: lo scopo è di colmare quel gap virtuale tra i servizi online offerti dalle amministrazioni e i diritti dei cittadini.
Unione Nazionale Consumatori, invece, si allontana dal filone della sicurezza online, per lavorare su quella alimentare, cercando, in particolar modo, di educare i cittadini ai rischi che derivano dalle cattive abitudini a tavola. Oltre all'aumento dei casi di obesità, infatti, l'Italia sta registrando, specie tra i giovani, lo sviluppo di due tendenze preoccupanti: la drunkoressia e l'ortoressia. La prima consiste nel ridurre il cibo, fino a digiunare, sostituendolo con le bevande alcooliche ed è una variante dell'anoressia; la seconda è un'ossessiva attenzione alle regole alimentari e alla scelta dei prodotti non contaminati.
È rivolta sia ai consumatori che alle microimprese, invece, l'azione del Codacons: se le aziende rappresentano le macchine dell'economia, i consumatori sarebbero gli autisti, anche se la maggior parte delle volte poco informati.
Da qui la necessità di educare entrambe le parti.
Ultima azione è quella portata avanti dall'associazione capofila, Movimento Difesa del Cittadino, che ha creato un campus virtuale, Campus Consumatori, nel quale gli utenti potranno consultare materiale informativo su ogni aspetto del consumerismo e mettere alla prova le proprie conoscenze con dei test. Inoltre, grazie all'app Cittadini Connessi, sarà possibile segnalare le buone e le cattive pratiche della pubblica amministrazione italiana. Infine, l'associazione ha deciso di dare spazio anche alla telemedicina, realizzando, in collaborazione con le Asl, una mappa dei servizi di questo tipo che consentono controlli più veloci, accurati ed economici.