Bambini e aggressività, l'esperimento della bambola Bobo
I bambini tendono a imitare quello che vedono nei loro modelli o figure di riferimento, per questo motivo è molto importante fare attenzione ai comportamenti e agli atteggiamenti che vengono adottati nell’ambiente familiare ed educativo
Giulia Chinni | 26 maggio 2021

Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di conoscere la propria psiche e le differenze tra sé e gli animali. Perciò, attraverso diversi studi, ha provato a rispondere a domande del tipo: “Come si sviluppa l'aggressività nel genere umano?” e “Come influisce l'educazione dei bambini sul loro comportamento?”.

L'esperimento di Bandura

A questo proposito tra il 1961 e il 1963, lo psicologo canadese Albert Bandura ha realizzato un esperimento per analizzare il comportamento dei bambini dopo aver visto degli adulti agire aggressivamente contro una bambola. L’esito dell’esperimento è andato a sostegno della sua tesi che affermava che il comportamento aggressivo dei bambini può essere modellato, cioè appreso per imitazione. L’esperimento si basava sulla dimostrazione che alcuni comportamenti venivano appresi dai più piccoli imitando le azioni degli adulti. Allo studio presero parte 36 bambini e 36 bambine di età compresa tra i 3 e i 5 anni, tutti alunni della scuola materna dell’Università di Stanford. I bambini sono stati divisi in tre gruppi: 24 vennero esposti al modello aggressivo, 24 al modello non aggressivo e i restanti al gruppo di controllo. I gruppi vennero a loro volta divisi per genere (maschi e femmine). I ricercatori si assicurarono che la metà dei bambini fossero esposti alle azioni di adulti dello stesso sesso e l’altra metà ad alcuni del sesso opposto. Sia nel gruppo aggressivo sia in quello non aggressivo ogni bambino osservava individualmente il comportamento di un adulto verso la bambola Bobo (una bambola gonfiabile di plastica alta un metro e mezzo, che recuperava il suo equilibrio dopo averla fatta dondolare). Nello scenario del modello aggressivo, l’adulto iniziava a giocare con i giochi della stanza per circa un minuto. Dopodiché, assumeva un comportamento aggressivo verso la bambola, picchiandola o utilizzando un martello a giocattolo per colpirle la faccia. Nello scenario non aggressivo, l’adulto giocava semplicemente con la bambola. Infine, nel gruppo di controllo non esisteva una previa osservazione di interazione con alcun modello. Dopo l’osservazione, i bambini dovevano passare uno ad uno nella stanza con i giochi e la bambola Bobo. Furono ripresi con videocamere per registrarne il comportamento dopo aver osservato le azioni dei modelli adulti. Bandura pensò che i bambini esposti al modello aggressivo erano più inclini ad agire con aggressioni fisiche, infatti il gruppo che aveva osservato il gioco violento lo riproponeva sul bambolotto gonfiabile, mentre il gruppo che aveva osservato il gioco tranquillo e quello che non aveva ricevuto alcun modello, giocavano in modo meno aggressivo.

I risultati dell'esperimento

Poco tempo dopo, nel 1965, è stato condotto un esperimento simile a quello della bambola Bobo per stabilire gli effetti del premiare o punire il comportamento sbagliato e violento. Le conclusioni ottenute confermarono la teoria dell’apprendimento per osservazione: quando gli adulti sono ricompensati per i comportamenti violenti, i bambini sono più inclini a colpire la bambola. Tuttavia, quando gli adulti vengono rimproverati, i bambini smettono di picchiare la bambola Bobo.

Differenze di genere

Per quanto riguarda i risultati delle differenze di genere, confermarono pienamente il pronostico di Bandura secondo cui i bambini erano influenzati di più dai modelli dello stesso genere. Inoltre, tra i bambini che avevano assistito allo scenario aggressivo, il numero di attacchi fisici mostrati fu maggiore nei maschi rispetto alle femmine. Ovvero, i bambini mostravano più aggressività quando osservarono i modelli maschili aggressivi.

Come visto nell’esperimento, i bambini tendono a imitare quello che vedono nei loro modelli o figure di riferimento, per questo motivo è molto importante fare attenzione ai comportamenti e agli atteggiamenti che vengono adottati nell’ambiente familiare ed educativo.