Narcisismo patologico, una realtà non lontana da noi
"La caratteristica principale di un narcisista patologico è la mancanza di empatia"
Giorgia Scardina | 8 marzo 2021

Colpire il prossimo viene prima dell’amore per il prossimo, l’invidia patologica di un narcisista nasce dalla sua necessità di credersi migliore rispetto alla realtà circostante.  Il narcisismo, secondo la narrazione biblica, nasce con la comparsa dei primi uomini. Nasce con Caino che uccide Abele, un gesto fratricida che tradotto in termini di narcisismo equivale a : l’uno che vorrebbe cancellare la mancanza che lo lega all’altro. Nell’essere umano, da sempre è presente quella tentazione che porta a liberarsi del peso della presenza dell’altro. In Caino in particolare, possiamo notare questa frustrazione che lo spinge a non tollerare di non essere l’unico, ed è proprio da questo pensiero che il suo gesto rivela fino a che punto l’invidia e il narcisismo possono determinare le nostre azioni. L’odio per il prossimo nasce quindi dalla percezione che non si può mai essere soli. 
A livello etimologico, il termine narcisismo proviene dal mito greco di Narciso, un giovane che rifiutò l’amore della ninfa Eco e che come punizione fu destinato ad innamorarsi della propria immagine riflessa nell’acqua. Infine viene trasformato in un fiore che porta ancora oggi il suo nome. 
Ad oggi, il narcisismo è un tratto della personalità che può essere considerato uno stato assolutamente fisiologico. Tuttavia, se questo interferisce nei rapporti interpersonali, può assumere proporzioni tipiche del narcisismo patologico.
 

Narcisismo ed empatia, gli opposti che si attraggono

La caratteristica principale di un narcisista patologico è la mancanza di empatia. Gli empatici ,invece, sono innamorati dell’amore e sanno entrare in relazione con l’altro anche quando quest’ultimo non è disposto a connettersi emotivamente; non a caso, la coppia formata da un narcisista e da un empatico è la più diffusa ad oggi ed anche la più tossica. Ciò che un empatico non sa è che il narcisista indossa in un primo momento una maschera di ideale personificazione dell’amore per entrare nel rapporto ed una volta raggiunto l’obiettivo, egli è solito mettersi riposo,facendo fuoriuscire la sua reale natura.  Per capire meglio prendiamo la citazione della Dottoressa Silvia Michielini che dice: “ In poche parole i narcisisti , i quali conoscono molto bene le debolezze umane, perché già da bambini hanno dovuto imparare a difendersi e a puntare sull’illusione di invulnerabilità in cui non hanno reale necessità dell’altro, puntano sulla debolezza di autostima dell’empatico per generare in loro il desiderio del raggiungimento di un falso Se, che non esiste, che l’empatico non ha richiesto e che non è altro che una vera proiezione del Falso Se del narcisista sull’altro, un volgare desiderio di trasformare l’empatico nella brutta copia di se stesso  “ 

In concreto....

Inevitabilmente, il narcisista diventa tale nel momento in cui ha avuto un trauma in passato ed è rimasto ferito con il suo dolore che viene colmato dall’empatico guaritore. Un empatico infatti, è capace di percepire e colmare il dolore altrui, prendendolo come se fosse proprio. Molto spesso, l’empatico non conosce i propri limiti e tende a legarsi molto facilmente con il narcisista cercando di risolvere i suoi problemi. Quello che però l’empatico non sa è che il narcisista è una ventosa di energia, come se questa fosse l’unica fonte di nutrimento. Esso si prenderà la vita di chiunque entrerà a contatto con lui, ed è proprio questo il suo segreto per andare avanti. A causa di questo, un empatico cercherà sempre di comprendere le sensazioni, i problemi e i sentimenti del narcisista, obliando che le altre persone non possono essere magnanime quanto lui. Per sommi capi, il narcisista è solito manipolare mentre l’empatico tende a prendersi cura e amare chi lo circonda. Più va avanti la manipolazione, più l’empatico diventerà una vittima, giustificando ogni atto, anche violento, provocato dal narcisista, entrando in un circolo vizioso. Una delle parti più nocive del narcisista patologico è la voglia di volere sempre di più e far di tutto pur di raggiungere  il suo obiettivo. È capace di far sentire l’altro una nullità facendo uso, in alcuni casi, di violenza fisica e verbale. Giunti a questo punto, si può presupporre che la realtà del narcisista non può essere così distante dal nostro attuale modo di vivere. Il narcisismo è un tratto presente nel carattere di molte persone, anche in minima parte, che inevitabilmente condiziona le vite di tutti, come un circolo vizioso che probabilmente non avrà mai fine.