Effetto pandemia: calo degli omicidi, aumento dei femminicidi
Nel primo semestre del 2020 gli assassini di donne sono stati pari al 45% del totale degli omicidi, contro il 35% del primo semestre del 2018 e hanno raggiunto il 50% durante il lockdown nei mesi di marzo e aprile 2020
Giorgia Tornatore | 2 marzo 2021

L'anno della pandemia è stato nefasto sotto tanti punti di vista; tra le statistiche più inquietanti, si è registrato un forte aumento dei femminicidi rispetto agli anni precedenti. Nel primo semestre del 2020 gli assassini di donne sono stati pari al 45% del totale degli omicidi, contro il 35% del primo semestre del 2018 e hanno raggiunto il 50% durante il lockdown nei mesi di marzo e aprile 2020. Le donne vittime di omicidio volontario nell’anno 2019 sono state 111, nel 2018 erano state 133; nell’anno 2020 inizialmente si era registrato un calo generale di vittime rispetto al 2019 ma a partire dal lockdown vi è stato un aumento da 56 a 59 vittime femminili di omicidio volontario. Questo è quanto emerge dal report dell’Istat sulla criminalità e gli omicidi in Italia. Una ogni tre giorni: sono questi i numeri delle donne uccise in Italia nei primi 10 mesi del 2020.

Assassino in casa

Un tema da analizzare approfonditamente è quello del luogo in cui avvengono questi femminicidi soprattutto alla luce del particolare anno in cui la costrizione casalinga è stata molto forte. Infatti la preoccupazione maggiore è stata rivolta a chi veniva maltrattata in ambienti familiari, la quarantena sarebbe coincisa con un aumento delle violenze sulle donne. L’isolamento, la convivenza forzata, l’impossibilità di sottrarsi alle violenze uscendo di casa e l’instabilità del periodo hanno reso le donne e i loro figli ancora più esposti alla violenza domestica.

I dati nel resto del mondo

E non parliamo di un’aumento dei femminicidi esclusivamente in Italia ma in tutto il mondo. Uno studio della Unfpa, l’Agenzia della Nazioni Unite che si occupa di fare indagini sulla popolazione, realizzato insieme alla John Hopkins University, all’università australiana Victoria e alla Avenir Health, dice che quest’anno potrebbero esserci 15 milioni in più di casi di violenza domestica. La cronaca è impietosa, è stato registrato un aumento in Gran Bretagna, in Argentina, in Messico, in Libano, in Malesia e in Cina. Dunque potremmo dire in tutto il mondo.