Clubhouse: la scalata al successo del nuovo social
Riuscirà a fare concorrenza agli altri social network nonostante l'assenza di immagini?
Martina Borghi | 26 febbraio 2021

È arrivato anche in Italia il nuovo social network Clubhouse. A differenza delle altre piattaforme, che mettono al centro contenuti multimediali come foto e video, Clubhouse si concentra esclusivamente sullo scambio di messaggi audio, i quali vengono registrati in diretta. Agli utenti è consentito chiacchierare, raccontare esperienze di vita, sviluppare idee, discutere di una vasta gamma di argomenti e stringere amicizie attraverso il solo uso della propria voce.

Fondazione

E’ stato fondato all’inizio della pandemia nella Silicon Valley, la zona della baia di San Francisco, da Paul Davison e Rohan Seth. I due hanno raccolto 12 milioni di dollari per la loro start up. Nei primi mesi l’app è rimasta piuttosto sconosciuta, ma da gennaio 2021 questa piattaforma sta riscuotendo un enorme successo. Al momento gli utenti attivi sono due milioni, ma tra questi sono presenti delle star internazionali, come la famosa conduttrice statunitense Oprah Winfrey, la star della musica Drake e l’attore Ashton Kutcher.

Come funziona l'iscrizione?

In Italia è possibile scaricare Clubhouse solo se si possiede un dispositivo iOS, l’app non è ancora disponibile per Android. Per iscriversi è necessario essere invitato da un membro, ossia da una persona già registrata al social. Al momento dell’iscrizione ogni utente riceve due inviti che possono essere spediti a qualunque contatto presente in rubrica. Chi riceve l’invito deve scaricare l’app e accedere tramite il proprio numero di telefono. È possibile farsi ammettere tramite qualcuno che si conosce anche se questa persona ha già utilizzato i suoi inviti, purché il proprio numero sia presente nella sua rubrica. Una volta registrati nella lista d’attesa, tutte le persone con cui si è in contatto già registrate su Clubhouse riceveranno una notifica e avranno la possibilità di lasciar entrare gli altri senza inviti. Dopo aver effettuato l’accesso bisogna scegliere una room (stanza) in cui conversare. Le stanze vengono consigliate agli utenti dall’algoritmo, in base alle passioni e agli interessi. Gli argomenti riguardano di tutto: musica, cinema, cucina, politica, tecnologia e tanto altro. In ogni room avvengono delle conversazioni e i membri possono decidere se limitarsi ad ascoltare o prendere parte alla discussione attraverso gli audio. L’interazione è molto semplice, se si vuole dire qualcosa bisogna alzare la mano e il moderatore, ovvero colui che ha creato la stanza, può concedere il diritto di parola.

Critiche...

Nonostante sia un social nuovissimo, Clubhouse ha già ricevuto numerose critiche per quanto riguarda i contenuti che vengono condivisi. Infatti, a differenza di altre piattaforme, sembra che il sistema di controllo dei contenuti offensivi non sia molto efficace. In seguito ad accesi dibattiti su argomenti riguardanti etnie e generi, l’app ha fatto sapere che condanna il razzismo e tutte le forme di incitamento all’odio. Pertanto si sta procedendo con l’assunzione di nuovi moderatori e con un algoritmo più intelligente.

... e rischi

Altri problemi riguardano i due principali pericoli evidenziati dagli analisti di Kaspersky, una società specializzata in sicurezza informatica. Denis Legezo, security expert di Kaspersky ha dichiarato «Sono due i rischi principali legati alla popolarità di Clubhouse: la vendita degli inviti e le applicazioni che imitano l’app legittima. In entrambi i casi, viene sfruttato l’interesse degli utenti per la piattaforma social. Il primo scenario è il più semplice e consiste nella monetizzazione su piccola scala. Il secondo caso, invece, è più complesso. Gli attaccanti possono distribuire il codice dannoso attraverso finti software popolari come potrebbe esserlo, ad esempio, una versione falsa  per Android. In base alle autorizzazioni concesse nelle impostazioni di sicurezza del dispositivo Android, l’applicazione fake dannosa potrebbe localizzare il dispositivo con vari livelli di precisione, registrare audio e video, ottenere l’accesso alle app di messaggistica e molto altro. Esistono anche alcuni rischi meno comuni. Ad esempio, gli attaccanti potrebbero implementare la funzionalità di registrazione audio nei dispositivi in cui è consentita: in questo caso, sarebbero in grado di ottenere registrazioni di alta qualità da utilizzare per perfezionare gli algoritmi di machine learning e creare deep fake più avanzati. Il modo migliore per proteggersi è quello di prestare attenzione quando si decide di effettuare un download e impostare misure di sicurezza adeguate sui dispositivi».