L'angolo del campionato - La rincorsa del Napoli all'ultimo respiro
Roberto Bertoni | 10 aprile 2018

E all'ultimo respiro il Napoli riaprì il campionato. Per come si erano messe le cose a metà ripresa, infatti, lo scudetto sembrava ormai in viaggio, per il settimo anno consecutivo, verso Torino, sponda bianconera, con gli azzurri di Sarri sotto di un gol dopo che Mertens aveva inopinatamente sbagliato un rigore. E invece, nei minuti finali, prima Milik e poi Diawara hanno compiuto il miracolo, ribaltato il risultato è consegnato al Napoli una flebile speranza di poter ancora inseguire un sogno che, tuttavia, è lontano quattro punti e dovrà vedersela con un calendario tutt'altro che agevole, visto che lo scontro diretto si disputerà il prossimo 22 aprile in quel fortilizio che è lo Stadium, dove la Signora è solita macinare ogni avversario, a meno che non atterrano i marziani del Real Madrid. 

Sull'altra sponda di Torino, quella granata, il gioiellino Ljajić annacqua le speranze di un piazzamento Champions dell'Inter di Spalletti, ora quinta ad un punto dalle due romane: la Roma, sconfitta sabato in casa da una Fiorentina mai così in forma, e la Lazio di Inzaghino, corsara ieri pomeriggio a Udine grazie a un gol del solito Immobile e di un Luis Alberto sempre più decisivo. 

Bene il Crotone di Zenga: 1 a 0 contro il Bologna di Donadoni

Bene il Verona, disperatamente in corsa per la salvezza e ieri vittorioso per 1 a 0 in casa contro il Cagliari grazie a un gol di Romulo su rigore. 

Pari, sabato, fra Samp Genoa (0 a 0) nel Derby della Lanterna e fra Spal Atalanta (1 a 1), in una partita il cui esito serve poco per le ambizioni di entrambe. 

Juve a fatica contro il Benevento grazie alla tripletta di Dybala e a un capolavoro di Douglas Costa che fissa il risultato sul 4 a 2 per i bianconeri. 

Il Milan, infine, fa 1 a 1 contro il Sassuolo, sprecando un'occasione più unica che rara per rientrare in corsa per un posto in Champions. 

Volgendo lo sguardo ad altri sport, miracolo di Vettel in Bahrain, alla seconda vittoria consecutiva in questo avvio di stagione, e sportellate in Argentina fra Rossi e Marquez, nel giorno in cui Crutchlow vince e si porta in testa alla classifica della Moto GP. 

Infine, nel ciclismo, la perfezione di Sagan, vincitore, e il dolore immane per la scomparsa del povero Goolaerts, colpito da un infarto durante la durissima Parigi-Roubaix. Aveva 23 anni e, se permettete, di fronte a questa notizia, tutto il resto non conta. 

 

P.S. Un pensiero a Ignazio Scardina, scomparso sabato all'età di 70 anni, e un grande abbraccio ai suoi cari. Ci mancherà questo simbolo del buon giornalismo dal sapore antico.